Due anni trascorsi ad aspettare. Due anni trascorsi a svuotare il tetto salari per fare più posto possibile per accontetarlo al meglio. E lui? Lui ti tradisce per perseguire il suo sogno più velocemente possibile.
Il caro Lebron ha scelto Miami ok; bisogna farsene una ragione. Non che per convincerlo si sia fatto tutto il possibile è chiaro; mentre Pat Riley si scomodava di persona per andare a casa del prescelto, Donnie Walsh guardava la tv seduto sulla poltrona di casa aspettando che Mike D'Antoni facesse qualcosa di ecclatante per sbloccare la situazione. No Donnie, così non si fa dai.
E adesso ai Knicks cosa resta? Un Amar'e Stoudemire firmato a cifre pazzesche e qualche gregario di lusso come il nostro Gallo. Eddie House si è trasferito a South Beach lasciando ulteriore posto nel cap, proprio quel posto (naturalmente allargandolo significatamente) che permette alla franchigia della grande mela di sognare ancora. Ma chi è il protagonista del sogno questa volta?
Ebbene si, ad un anno dalla scadenza del proprio contratto, Carmelo Anthony tentenna davanti al rinnovo con i Nuggets e avrebbe espresso il timido (ma neanche poi così tanto) desiderio di raggiungere l'amico Amar'e a New York. In casa Knicks, appena udite queste voci, sono scoppiati i preparativi per offrire il necessario a una possibile trade con Denver e corre voce che in questa dote rientri pure Danilo Gallinari.
Ma non spingiamoci oltre. In fondo potrebbero essere solo rumors d'agosto.
Fatto sta che personalmente mi insospettisce anche lo strano comportamento tenuto da Chris Paul, nelle ultime settimane, nei confronti della propria franchigia. Capricci che cercano di convincere la dirigenza a lasciare andare anche lui a New York? D'altronde al matrimonio di Carmelo, Chris aveva predetto un futuro newyorchese per entrambi. Che i due si siano messi d'accordo per raggiungere Stoudemire? Tanto la tendenza negli ultimi tempi sembra essere sempre la stessa: 3 il numero perfetto.
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